Una buona notizia sia per i consumatori che per l’ambiente: sta visibilmente crescendo la richiesta di trattamenti green, a base di prodotti totalmente naturali.
E’ ciò che rivela Uala, applicazione e sito dedicato al mondo del beauty, che palesa questa tendenza con un 47% in più di prenotazioni, relativo a quest’anno, per i trattamenti di estetica bio che utilizzano solo prodotti naturali.
Spesso si pensa che certi trattamenti costino di più rispetto a quelli tradizionali, ma non è sempre così. Alessandro Bruzzi, co-fondatore di Uala, ha dichiarato: “Green non è sempre sinonimo di prezzi alti. Se spesso per i capelli bisogna mettere in conto cifre maggiori rispetto alla media, per il corpo – ad esclusione dalle categorie più costose dei trattamenti con prodotti di sintesi come acidi glicolici e mandelici e che sfruttano componenti naturali – la spesa può arrivare ad essere anche del 14% inferiore“.
In quanto a prezzi bassi, il nostro centro di estetica bio è imbattibile e fino a fine aprile promuoviamo il 2 x 1, per ogni trattamento ne avrete uno in omaggio (vai al listino).
Le statistiche
Dalla ricerca di Uala vediamo che il 19% dei saloni dichiara di dotarsi esclusivamente di prodotti bio e di estetica bio, mentre i saloni che ne hanno prevalentemente e qualcuno che ne utilizza in parte, saliamo a 81%.
Rispetto anche per la natura e l’ambiente, dunque, oltre che per il nostro corpo.
Uala ha inoltre riscontrato che il 37% dei saloni di bellezza predilige le confezioni in alluminio e vetro, meglio smaltite rispetto alla plastica, e il 52% ha sostituito le mantelline usa e getta con delle mantelline lavabili.
Anche la raccolta differenziata sembra ormai ben affermata; l’81% dei saloni dichiara infatti di differenziare i rifiuti.
Vediamo poi che 1 salone su 4 (24%) è attento in modo particolare all’acqua, infatti ha ovviato il risparmio con l’installazione di rubinetti termostatici, mentre 1 su 3 (34%) ha ridotto l’impatto della propria attività utilizzando, quando possibile, materiali di riciclo sia nell’arredamento che nell’oggettistica. Considerevole poi il numero di saloni che fa attenzione alla provenienza dei propri cosmetici, e in particolare al fatto che questi non vengano testati su animali (78%).